Analisi della tabella:
Basandosi su questi dati si potrebbe dire “accidenti che fuoriclasse il RedLine”, “accipicchia che buono il Castrol”…
Peccato che le controprove smentiscano di brutto tali dati che ripeto sono ottimistici per il Castrol e completamente a caso per il RedLine …
Gli ottimi dati del Motul 300V sono invece reali.
Subito sotto Mobil1 e Shell, Q8 e Selenia da tenere molto in considerazione.
Non presenti nelle due tabelle il Royal Purple 5W40 e il nuovo olio italiano della Pakelo, quest’ ultimo, olio ufficiale Ferrari e Maserati
Guida per interpretare i dati:
– gradazione SAE: una pura presa per i fondelli… il primo numero indica la viscosita’ a freddo, il secondo quella a caldo… come si puo’ vedere i dati reali differiscono a parita’ di gradazione SAE… ma nessuno ne tiene conto…
– Viscosita’ a 40°C cioe’ a freddo: minore e’ e prima l’olio arriva a lubrificare le parti alte del motore come le valvole, soprattutto quelle delle auto moderne che sono con punterie idrauliche e infatti fanno casino nei primi secondi di funzionamento… tale dato ha valore minore del punto di scorrimento che spiego avanti…
– Viscosita’ a 100°C cioe’ a caldo: maggiore e’ piu’ il motore e’ protetto alle alte temperature pero’ tale dato vale molto meno del rapporto HTHS che spiego piu’ avanti…
– Indice di viscosita’: è un indice medio pesato delle 2 viscosita’ precedenti.
– HTHS: il dato piu’ importante: indica la resistenza del film di olio sulle superfici. Audi richiede almeno 3.5 ma attenzione: tale dato tende ad abbassarsi con l’usura dell’olio e con l’aggiunta di additivi…
– Punto di scorrimento: temperatura minima in cui l’olio e’ “pompabile”…. tenere presente che l’ olio si indurisce man mano che si raffredda in modo proporzionale in funzione della temperatura e quindi più si raffredda e meno è pompabile, per cui questo dato ha una buona rilevanza a freddo
– Flash point: punto in cui l’ olio potrebbe infiammarsi.
– Longlife: sintomo di presenza minore di additivi detergenti, fatto negativo su auto da corsa.